A difesa dei presidi sanitari pubblici su territorio si mobilitano i Sindaci e gli Amministratori Comunali
Scrivo per informare i cittadini di una forte mobilitazione che coinvolge tutti i sindaci del nostro territorio, i rappresentanti delle comunità rurali, come i rappresentanti delle comunità costiere, accomunati da una fortissima preoccupazione rispetto alle sorti dei presidi sanitari a disposizione dei cittadini. Nonostante nella nostra Barbagia di Ollolai siamo riusciti ad ottenere un servizio, sempre perfettibile e potenziabile, ma oggi efficiente e multisettoriale come la Casa della Salute di Gavoi, siamo consapevoli delle difficoltà che vivono i cittadini, i pazienti, che devono usufruire delle strutture ospedaliere. Ospedali che non riescono più a fornire servizi, cure, interventi puntuali e di livello, stretti fra tagli, riorganizzazioni che non avvengono, reparti che chiudono per carenza di personale. I piccoli ospedali minacciati di chiusura, i grandi ospedali, i Pronto Soccorso, assaltati dai pazienti, che non riescono ad accogliere le richieste, strutture che vivono la carenza di spazi, letti, strumentazioni, medicinali. Tutto questo mentre, senza sgomitare poi troppo, la sanita privata liberista a pagamento si fa spazio in quello che non possiamo permettere che diventi un mercato senza tutele per i più vulnerabili: gli ammalati.
Il diritto alla salute e alle cure pubbliche e gratuite deve essere difeso, allargato, promosso e tutelato. Per questo i sindaci sardi, e noi come amministratori gavoesi tutti, daranno vita a una mobilitazione che faccia sentire il grido d’allarme e di dolore a partire dalla Conferenza Sanitaria Territoriale del 7 novembre per poi sviluppare assieme forme di lotta efficaci, pacifiche ma decise a difesa dei cittadini e del loro diritto a curarsi. Vi terremo aggiornati.
Il sindaco di Gavoi Giovanni Cugusi