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Nel sud della Tanzania si è giocata una partita di pallone: Seulo vs Taloro (Gavoi).
Il Seulo vince 1-0 contro il Taloro e la partita si conclude in festa. Ma il campo dove si gioca non è sul suolo sardo ma su quello di Mamma Africa, e i giocatori non sono barbaricini ma tanzanesi.
Ad ospitare l’incontro è infatti un piccolo villaggio, Lithui, in Tanzania, dove le maglie delle due squadre sarde, portate in dono da un volontario sardo, Pierpaolo Murgia, hanno dato vita a due squadre locali che si sono sfidate in un’emozionante partita di calcio.
La Missione di Lithui nasce dal viaggio fatto nel 2023 da due volontari di Gavoi, Valeria Sanna ed Enzo Cugusi, che, dopo aver conosciuto Don Deogratias, un sacerdote che ha vissuto per anni in Italia e qualche mese in Sardegna, hanno aderito al suo invito per visitare una delle zone periferiche dell’Africa, appunto Lithui, un villaggio nel cuore della Tanzania.
Lithui, nonostante manchi di acqua, elettricità e molti servizi, ha una popolazione operosa, che affronta con il sorriso anche le più pesanti difficoltà. Ha poi un potenziale: nel suo territorio sorge infatti un imponente ospedale, costruito da monaci benedettini tedeschi nel 1936. Nel 1981, dopo un’alluvione, fu abbandonato e gli abitanti della zona si spostarono più a valle. Nel 2010, l’ospedale fu riaperto ma ancora oggi è in condizioni precarie.
La scommessa di Valeria, al suo ritorno in Sardegna, insieme ai volontari del Sermig di Torino, è stata quella di portare l’acqua a Lithui e al suo ospedale e di creare opere che permettano perlomeno di fornire alla popolazione le cure primarie.
Pierpaolo Murgia in questi giorni si trova nel villaggio come volontario proprio per coordinare i lavori degli scavi che porteranno l’acqua all’ospedale Santa Elisabetta di Lithui. La notizia di questi giorni è che l’acqua è arrivata a Lithui e si spera che presto alimenterà anche l’ospedale.
Tutti gli obiettivi raggiunti in questi mesi sono merito dei volontari sardi e del Sermig che hanno collaborato e che continuano a collaborare con la popolazione locale. Inoltre, sono merito di tutte quelle comunità che in Sardegna, grazie ai racconti di Valeria Sanna, hanno conosciuto la Missione di Lithui e hanno generosamente contribuito con le proprie donazioni.
Comunicato stampa