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Concessioni idroelettriche del Taloro verso un nuovo governo pubblico
Ogni occasione è buona per ribadire che il sistema idroelettrico del Taloro debba essere gestito con un governo pubblico. Questo tema è più attuale che mai, considerando la prossima scadenza delle concessioni assegnate alla Regione all’Enel negli anni ’50.
Tre giorni fa, i sindaci dei 13 comuni consorziati nel BIM (Bacino Imbrifero Montano) con il Presidente Gianfranco Zedde hanno riaffermato la loro posizione durante un convegno promosso dal Partito Democratico sulla gestione delle risorse idriche in Sardegna. Giovanni Floris, amministratore del BIM e civico di Orgosolo, ha dichiarato:
“L’utilizzo e la gestione dell’acqua sono strategici nel contesto della transizione energetica.”
La richiesta dei Comuni
Le amministrazioni locali chiedono la ridefinizione della quota di benefici economici per le comunità e la riduzione dei disagi legati alla presenza di dighe e impianti idroelettrici nei loro territori. Con la scadenza delle concessioni a 70 anni dal loro avvio, i Comuni chiedono un coinvolgimento diretto nella gestione degli impianti.
Salvatore Lai, sindaco di Gavoi, ha sottolineato:
“Serve una partecipazione agli utili. Gli introiti stimati sono ben più cospicui rispetto ai canoni riconosciuti finora ai municipi e al Consorzio.”
Due mesi fa, durante un incontro a Ollolai con l’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani, sono state fornite alcune rassicurazioni. Tuttavia, Floris e Lai, intervenendo a Nuoro, hanno ribadito che non si può dare nulla per scontato.
“Se non arrivassero risposte, è necessario avviare una lotta civile ma ferma,” ha dichiarato Lai.
Proposta di una società mista
Le amministrazioni puntano a istituire una società mista, con una componente pubblica maggioritaria formata dalla Regione e dai 13 Comuni consorziati. La parte privata dovrebbe essere affidata a un’azienda del settore idrico, capace di garantire le competenze tecniche necessarie per la gestione diretta.
I benefici attesi includono:
Riduzione dei costi in bolletta per gli utenti, considerando che l’Enel non ha mai concesso sconti significativi.
Nuove entrate per i Comuni, destinate a interventi su infrastrutture e servizi locali.
Lai ha aggiunto:
“Le comunità hanno sempre salvaguardato l’ambiente e, di conseguenza, le acque che alimentano gli invasi. È giusto che ne traggano benefici.”
Il sistema idroelettrico del Taloro
Il sistema idroelettrico comprende sei bacini, tra cui:
Govossai e Olai, sul Gennargentu
Cucchinadorza e Benzone, in territorio di Olzai
Cumbidanovu, a Orgosolo, attualmente in fase di completamento dopo oltre 30 anni dall’apertura del primo cantiere
Questi invasi potrebbero diventare un punto chiave nella rete elettrica della Sardegna, in linea con il piano di transizione energetica regionale. Floris ha concluso:
“Non per vendere energia, ma per renderla disponibile alle esigenze civili e aziendali delle nostre comunità.”
fonte Nuova sardegna