Comunicato stampa del 13 settembre 2017
EMERGENZA SICCITA’: RIDOTTI I LIVELLI
NEGLI INVASI DI OLAI E GOVOSSAI
Da lunedì previste chiusure notturne dalle 21 alle 6 a Nuoro,
Mamoiada, Orgosolo, Fonni, Gavoi, Sarule, Orani, Oniferi, Orotelli,
Bolotana e Silanus
Gli ultimi dati del Distretto Idrografico regionale segnalano, a causa del persistere della siccità, una drastica riduzione della quantità acqua presente negli invasi di Olai e Govossai che alimentano il potabilizzatore di Jann’e Ferru.
Soltanto nel mese di agosto si è registrata una diminuzione di oltre un milione di metri cubi portando i volumi utili disponibili per la potabilizzazione ad appena tre milioni e 440mila metri cubi che, senza nuove precipitazioni, garantirebbero risorsa idrica non oltre gennaio.
Per questo motivo è stato approntato un piano di emergenza che consenta di risparmiare risorsa con una riduzione delle portate erogate del 20 per cento e arrivare in sicurezza nel periodo, tra gennaio e febbraio, quando statisticamente si verificano le maggiori precipitazioni e quindi ci sono maggiori probabilità di captare nuovi apporti provenienti da eventi meteorici invernali.
A partire da lunedì saranno effettuate chiusure notturne dell’erogazione dalle 21 alle 6 nei Comuni di Nuoro (a esclusione del Monte Ortobene e dei presidi ospedalieri di San Francesco e Zonchello), Mamoiada, Orgosolo, Fonni, Gavoi, Sarule, Orani, Oniferi, Orotelli, Bolotana e Silanus.
Gli invasi di Olai e Govossai, che al massimo possono contenere meno di dieci milioni di metri cubi, non sono interconnessi con altri schemi acquedottistici e non possono ricevere soccorso da altri invasi. Abbanoa, però, ha già programmato interventi nelle due dighe che consentiranno di aumentare la capacità di accumulo di risorsa idrica.
A un primo programma da un milione di euro sul Govossai, si è aggiunto un finanziamento di 9,5milioni di euro che Abbanoa ha ottenuto nelle scorse settimane dal Ministero delle infrastrutture proprio per le due dighe del Nuorese.
Con i lavori programmati sarà possibile invasare maggiore risorsa nei periodi di piena (l’obiettivo è arrivare a oltre 18 milioni di metri cubi) e limitare che quella eccedente venga riversata verso l’invaso più a valle che è quello di Gusana.