Tumbarinos, sfilate variopinte, maschere tradizionali e balli per il Carnevale a Gavoi
“Carrasegare si ch’andat e istentat a torrare”, “No-ch’est colande in pedes!”, come dire che la festa è arrivata, è breve e intensa e, come per tutti i momenti di gioia sfrenata, bisogna goderne a pieno: questo è lo spirito con cui i gavoesi vivono il carnevale.
E così, come in tutta la Barbagia, a Gavoi su carrasegare ha avuto il suo preambolo il 16 gennaio. Si sono visti per le strade i primi sonadores guidati da su tumbarinu che hanno annunciato l’arrivo della pazza ricorrenza. Le maschere si sono riunite già per alcune feste danzanti come faranno sabato 3 febbraio durante la festa a tema (Old Wild West) organizzata, la sera per i bambini e la notte per chi vuole tirare tardi, presso la discoteca Marabù dalle ragazze della squadra di Pallavolo della Polisportiva San Gavino.
Non un carnevale per spettatori, quello gavoese, ma una festa comunitaria e di popolo che richiede adesione e partecipazione totale.
Un carnevale spontaneo, inserito nel cartellone Carnevali di Barbagia e sostenuto dall’impegno dell’Amministrazione Comunale, della Associazione Turistica Pro Loco e della Associazione Tumbarinos oltre che dall’entusiasmo di numerosi gruppi spontanei di grandi e piccini, che vedrà il suo vero inizio giovedì 8 febbraio con Sa sortilla de Tumbarinos. Il carnevale tradizionale più rumoroso, musicale e ritmato dell’isola trasformerà le vie e le viuzze del paese in un grande teatro di canti, suoni e ballu tundu scaturenti da numerosissime orchestre improvvisate composte da tumbarinu, triangulu, pipiolu e sorgonitos. Maschere d’ogni foggia, pelli, abiti in velluto, costumi tradizionali e tutto ciò che nei bauli di ogni casa è rimasto dell’abbigliamento dei nonni, della storia pastorale e contadina, reinterpretati e resi carnevaleschi, saranno il kit per questa emozionante giornata conviviale. Sa Sortilla è fissata alle ore 15 in Piazza San Gavino per poi perdersi per le vie del centro storico, i bar, le cantine. A precedere l’appuntamento clou del carnevale gavoese, alle 11 del giovedì grasso l’Associazione Tumbarinos e l’Amministrazione Comunale di Gavoi insigniranno del riconoscimento Amigu Caru de sos Tumbarinos Dario Coletti, fotografo e grande conoscitore del carnevale gavoese, persona di grande sensibilità e cultura che con passione ha sostenuto e dato lustro a Su Carrasegare e al borgo barbaricino.
I festeggiamenti proseguiranno da sabato 10 febbraio a martedì grasso con sas cambaradas de mascheras, i gruppi spontanei mascherati, di adulti e bambini, che imperversano per le vie e le case del paese portando il carnevale ovunque e ricevendo in cambio ospitalità, vino e dolci. Ogni serata carnevalesca si chiuderà con le danze presso la discoteca Marabù gestita per l’occasione dalla Polisportiva Taloro Gavoi.
La giornata del lunedì 12 sarà dedicata alla consueta e ormai tradizionale sfilata dei Carri Allegorici e dei Gruppi Mascherati. Il corteo partirà alle ore 15 dal Largo Viale Repubblica per snodarsi verso la Via Roma e concludersi con una festa collettiva. Per tutti i gruppi partecipanti sono previsti rimborsi spese secondo parametri definiti da uno specifico bando. È prevista la partecipazione di diversi carri provenienti oltre che da Gavoi anche da altri comuni del territorio. Bando e modulistica si possono scaricare dal sito del Comune di Gavoi.
Su carrasegare gavoesu si chiude tradizionalmente il martedì grasso con gruppi di maschere per le vie del paese e il rogo del fantoccio “Zizzarrone” simbolo della fine dei bagordi, ma per il 2018 i festeggiamenti avranno una gradita coda sabato 17 febbraio. Quest’anno, infatti, dopo 19 anni di assenza torna ad animare Gavoi la sfilata delle maschere tradizionali “Carnevale di Barbagia” promossa dal BIM Taloro in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e la Pro Loco. Sfileranno così a Gavoi, oltre ai padroni di casa, Sos Tumbarinos (ProLoco Gavoi) e all’irriverente gruppo che porterà in trionfo il fantoccio Zizzarrone, accompagnati da numerosi gruppi spontanei, alcuni fra i più significativi gruppi del carnevale tradizionale sardo: Sa Teula e su Harrasehare Lodinesu (Lodine); Maimones, Murronarzos e Intintos (Olzai); S’Iscusorzu e su Sennoreddu (Teti); Sas Mascheras Limpias (ProLoco Fonni); Sos Colonganos (Austis); Maschera a Gattu (ProLoco Sarule); Mamuthones e Issohadores, Gruppo Bambini (ProLoco Mamoiada); Sos Turcos (Ollolai); Su Coli Coli (Tonara); Maschera ‘e Cuaddu (Neoneli); Mamutzones (Samugheo).
Così si chiuderà l’evento più grande dell’inverno gavoese, un grande attrattore culturale e turistico, un importante appuntamento comunitario.
30/01/2018
L’Amministrazione Comunale di Gavoi