Convertire tutta la Sardegna alle colture e allevamenti biologici entro il 2030 per dare all’isola una precisa connotazione a livello mondiale e farne di questo un biglietto da visita economico perché inciderebbe su ogni caratterizzazione produttiva.
E’ l’idea che sarà lanciata a Ollolai il 14 maggio 2022 prossimo, al convegno “Sardegna al naturale, Isola verde e biologica”, che prevede al suo interno la costituzione di un comitato che avrà il compito di porre in essere tutte le azioni possibili per permettere il raggiungimento di questo importante risultato. Se ne parlerà durante il dibattito previsto alle 10,30 nella sala dell’orto botanico, a poche decine di metri dal centro montano.
L’obiettivo è di allineare l’isola, a quelle che sono le strategie mondiali di ritorno a dinamiche produttive green, rispettose dei naturali equilibri, e che sappiano riportare tutta la superficie coltivabile dell’isola, ad essere lavorata favorendo così le cosiddette filiere interamente biologiche: quelle delle carni ad esempio, che in questo modo rappresenterebbero un unicum al mondo.
Ad intervenire, dopo i saluti del padrone di casa, il sindaco Francesco Columbu, saranno, Luca Saba direttore di Coldiretti Sardegna, Claudio Atzori, presidente di Lega Coop, Pietro Pulina della Università di Sassari, Francesco Baule di Agris, Franco Sabatini di Acliterra, e Michele Ruiu di Confocooperative, Efisio Arbau, già primo cittadino di Ollolai.
Appuntamento il 14 maggio 2022, alle ore 10,30, nella grande sala dell’orto botanico di Ollolai.
Fonte: comitato promotore