LETTERA PER IL TERRITORIO INDIRIZZATA AL PRESIDENTE SOLINAS
Al presidente della Giunta Regionale
Dott. Christian Solinas
presidenza@pec.regione.sardegna.it
e. p.c.
Assessore dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale
Sig.ra Gabriella Murgia
Agr.assessore@pec.regione.sardegna.it
Gent.mo Presidente,
Siamo cittadini, imprenditori e pubbliche istituzioni delle regioni storiche della Barbagia, del Mandrolisai e del Gennargentu. Abitanti di un territorio della Sardegna così centrale che lo stesso ministero che gestisce le politiche delle aree interne ci ha definito “un’isola nell’isola”.
Forse anche per questo siamo gente che non si è mai arresa di fronte alle difficoltà. Siamo gente semplice, ma con le idee molto chiare. Siamo gente abituata a sacrificare tanto e poco abituata a chiedere. Ci sono occasioni, però, in cui ci viene negato ciò che ci spetta di diritto. E allora non abbiamo paura di levare la nostra voce.
Abbiamo creduto alle parole della Comunità Europea sull’approccio Leader e sulla possibilità che per la prima volta fossero i territori stessi a decidere del proprio futuro. All’inizio della programmazione2014-2020, allora, insieme al GAL BMG che ci rappresenta abbiamo condiviso tutti insieme il piano d’azione e la strategia di sviluppo locale, definendo produzioni di eccellenza tanto nel comparto agricolo quanto in quello del turismo sostenibile. Avevamo il sogno di valorizzare gli elementi identificativi della nostra terra per trasformarli in attività economiche ad alto valore aggiunto che ci consentissero di vivere con la dignità e con l’orgoglio del nostro lavoro. Un sogno che avevamo reso un obiettivo, dandoci un orizzonte di tempo realistico: 10 anni, perché siamo consapevoli che la realtà del nostro territorio non si ribalta in un giorno. I ritardi burocratici e le inutili lungaggini che ne sono seguiti riempirebbero pagine e pagine e farebbero crollare la vostra attenzione. Per questo preferiamo ometterle, ma permettendoci di ricordare che sono state tanti, e nessuno dipendente da nostre mancanze.
Sono passati più di 4 anni, 1550 giorni, e ancora non abbiamo le risorse che ci spettano di diritto per poter porre le basi per il nostro futuro. In particolare, negli ultimi mesi il Servizio Sviluppo Territori della Regione sta rallentando l’iter di approvazione dei 13 interventi in capo al nostro piano d’azione che abbiamo consegnato in appena 6 mesi, in concomitanza con l’arrivo del nuovo direttore del GAL BMG. Attualmente abbiamo bandi in attesa di approvazione da 265 giorni nei casi peggiori; di 80 giorni nei casi migliori, ammesso che così si possa dire.
L’ulteriore contraddizione di questa attesa perversa è che l’Europa dà questi fondi per ridurre il gap di sviluppo fra urbano e rurale, ma poi la Regione con i suoi ritardi moltiplica questo gap e finisce per essere la principale causa di spopolamento di questi territori.Se questi soldi non arriveranno subito, gli ultimi giovani superstiti emigreranno, i pochi artigiani rimasti chiuderanno, i pastori manderanno i figli in città, chiuderanno le loro aziende e le filiere di eccellenza resteranno solo un sogno.
Abbiamo fatto tutto quello che ci è stato chiesto di fare. Compreso aspettare.
Ma intanto sta per iniziare la nuova programmazione 2021-2027, e noi non abbiamo ancora iniziato la vecchia. Assistiamo impotenti a un furto che la burocrazia regionale sta realizzando dalle nostre tasche. Perché i soldi devono essere necessariamente spesi entro il 2023, e il tempo per farlo stringe.
Per noi, abituati a lavorare ogni giorno con la terra e al ritmo della natura, il tempo è denaro. A noi non piace perdere tempo. Soprattutto se non siamo noi causa di questo spreco.
Chi è il responsabile di questo ritardo?
Chi ci restituirà il tempo perduto?
In un momento in cui tutte le istituzioni spingono a parole per semplificare le procedure burocratiche, ci chiediamo perché il nostro territorio venga rallentato in un modo cosi palesemente volontario con ostacoli che sarebbero di facile soluzione per la burocrazia regionale.
Chiediamo a nome di tutto il territorio, al Presidente della Regione e all’Assessore all’agricoltura e a chiunque abbia capacità di azione sulla vicenda, un intervento risolutivo per velocizzare l’iter di approvazione dei nostri bandi. E vederci così finalmente riconosciuto il nostro diritto allo sviluppo, nonostante una burocrazia colpevolmente disattenta alle problematiche del territorio di Barbagia, Mandrolisai e Gennargentu.
Il responsabile del ritardo, invece, vorremmo individuarlo. Ma solo per aspettarlo nella nostra terra, a lavorare insieme a noi per recuperare il tempo che ci ha fatto perdere.
Gent.mi,
trasmettiamo la lettera in oggetto e chiediamo il Vostro sostegno. Potete firmare la suddetta utilizzando il link in basso.
Firma la lettera
GAL BARBAGIA – MANDROLISAI – GENNARGENTU