Di poesia, ma anche di arte ed archeologia, si parlerà a Nuoro presso il Liceo classico G. Asproni, durante l’evento La notte nazionale del liceo classico, l’11 gennaio, in compagnia di autori, studiosi ed operatori culturali, coordinati e guidati dagli studenti della scuola. Tra gli ospiti anche la prof.ssa Elena Manni, che presenterà il suo libro di poesie dal titolo Iscrarìa. Racconterà della sua esperienza di docente e di “poeta”, della sua scrittura a scavalco del Mediterraneo.
… In quei tempi di incertezze, rifiuti, curiosità e ricerca di identità, a scuola andavo conoscendo la letteratura antica, quella greca e quella latina, ma mai nulla che potesse essere un riferimento, un modello, mai nulla che mi facesse dire : ah ecco proprio come me! Cercavo continuamente la mia eroina da emulare, la mia dea da invocare. Di fronte a tante figure di donne, create dalla poesia degli uomini non c’era nessuna che combaciasse con il mio sentire. I canti omerici esaltavano la bellezza e la passione di Elena, la fedeltà e il coraggio di Penelope, ma nessuna di queste potevo essere io: non ero bella come la regina di Troia e non avevo un Ulisse da aspettare come quella di Itaca. E così continuavo a scrivere le mie poesie di amori mai corrisposti, di solitudine, di lacrime insofferenti per il mondo tutto che non mi capiva.
“quanto non mi basta questo respiro d’immenso che mi annega
questo salutare d’istanti perpetuati in finzione di universo
questo sale aperto sul cuore a rinsecchire sangue e vita
e questo ti chiedo del mio dolore
asciugami per sempre questa lacrima sola
è per te per questo silenzio mancato e crocefisso
a memoria mandato giù per avere ancora un’ora
per la mia pelle che reclama la tua marchiata d’amaro e rimpianto
per l’amore mai amato su quel letto di crotali muti
per l’incompiuto desiderio di mani e di anni atteso qua dentro
è per te quest’attesa di parole lunghe una notte a stridere sui vetri
urlate alle orecchie di un Ulisse smarrito dalla seduzione del suono
che mai non seppe sciogliere il nodo e lasciarsi al profondo del mare
che forse riconobbe la casa e di sicuro anche il rimorso
di non avere appreso la lingua appeso se stesso a quel canto
e quanto non mi basta la tua voce e il tuo gioco abulico di sensi ormai fiacchi è per te la mia voglia di toccarti respirandoti ad occhi chiusi”(dal reading di Elena Manni per Le invasioni Poetiche a Gavoi del 2017)
ISCRARIA È DISPONIBILE NELLE EDICOLE DI GAVOI E PRESSO LE LIBRERIE DI NUORO OPPURE ACQUISTABILE ONLINE