SA.SOL.POINT N° 28 “CSV SARDEGNA SOLIDALE”
Siamo i volontari della Sardegna.
Rappresentiamo la stragrande maggioranza delle organizzazioni di volontariato presenti e operanti nella nostra isola. siamo oltre trecento associazioni di volontariato e di promozione sociale in rappresentanza di circa mille organismi diffusi in tutto il territorio della nostra regione.
Rappresentiamo oltre 30.000 volontari.
Siamo quelli che durante questo tempo di pandemia non abbiamo mai cessato i nostri servizi portando sostegno e conforto soprattutto alle persone più fragili, più deboli e più sole delle nostre comunità.
Siamo quelli sempre pronti a intervenire nelle situazioni di emergenza, che la nostra gente si trova ad affrontare in Sardegna come nel resto del mondo: alluvioni, incendi, terremoti, guerre, emergenze sanitarie e sociali.
Siamo quelli che sentono forte il dovere della denuncia delle situazioni di ingiustizia, di negazione dei diritti e di esclusione e che sentono, insieme, il dovere della proposta perché vengano rimosse le cause delle ingiustizie e non abbiano a ripetersi.
Siamo volontari, forza di cambiamento della nostra società.
Siamo quelli che il presidente della repubblica Mattarella ha definito “una straordinaria energia civile che aiuta le comunità ad affrontare le sfide del tempo e le sue difficoltà’ “.
Oggi, ancora una volta, ci ritroviamo insieme a difenderci da attacchi pretestuosi e immotivati. Gruppi e persone ben individuate (“i soliti noti”) che da sempre tentano di negare autonomia e autodeterminazione al prezioso quanto delicato mondo del volontariato.
Oggi, ancora una volta, ci ritroviamo insieme a rivolgerci ai giudici e ai tribunali per chiedere verità e giustizia rispetto al mondo del volontariato che rischia di essere “lottizzato” e preda di soggetti che con l’identità e i valori del volontariato sembrano avere poco da spartire.
Oggi, ancora una volta, facciamo appello alle nostre comunità, ai nostri concittadini che ben conoscono il valore delle nostre attività e dei nostri servizi, perchè prendano posizione in difesa di un bene comune – il volontariato – ormai irrinunciabile e indispensabile.
Facciamo appello altresì a chi ha responsabilità politica nella nostra regione (presidente, giunta, consiglio regionale, deputati e senatori, sindaci e amministratori locali) e nella nostra Italia perchè non permettano la distruzione di una esperienza di fatica e di successo – quella del CSV Sardegna Solidale – che ha positivamente segnato la nostra terra.
Un appello particolare lo rivolgiamo all’Acri (associazione delle casse di risparmio) che raggruppa tutte le fondazioni di origine bancaria in Italia e che – avendone la maggioranza dei membri e la presidenza – ha la responsabilità di dirigere l’Organismo Nazionale di Controllo (ONC) sui centri di servizio per il volontariato (CSV) ed ha la responsabilità delle sue decisioni.
Buonsenso e dialogo, oltre che rispetto delle regole condivise, avrebbero evitato di costringere i volontari a costituirsi in giudizio. l’Onc e l’Acri possono ancora determinare di fermare i nove ricorsi pendenti tra i tribunali di Roma e quelli di Cagliari (TAR e Procure).
Vogliamo dedicare il nostro tempo e le nostre risorse ai servizi alle persone e alla comunità, in tutte le declinazioni possibili. il nostro habitat non sono i tribunali ma le strade, i piccoli e grandi paesi, i quartieri e le città dove viviamo con la nostra gente tutti i giorni percependone bisogni e necessità e intervenendo con le nostre organizzazioni.
Siamo i volontari della Sardegna, quelli che voi conoscete bene perchè ci vedete e ci incontrate di frequente. All’unanimità abbiamo deciso di resistere contro questo nuovo tentativo di disgregazione e di cancellazione dell’esperienza del CSV Sardegna Solidale che insieme – in vent’anni – abbiamo costruito. lo ripetiamo, con fatica e con successo.
Siamo i volontari, straordinaria energia civile e forza di cambiamento della nostra società.
E abbiamo deciso di resistere per continuare, insieme!