23^ edizione di Ospitalità nel Cuore delle Barbagia: un grande evento di promozione turistica e territoriale, una boccata d’ossigeno per l’economia locale
Domenica 8 Ottobre si è conclusa a Gavoi la ventitreesima edizione di Ospitalità nel Cuore della Barbagia Autunno, manifestazione sostenuta e organizzata dall’Amministrazione Comunale di Gavoi in collaborazione con l’Associazione Turistica Pro Loco e, dal Centro Commerciale Naturale Gavoi Un Fior di Paese. L’appuntamento, inserito nel circuito Autunno in Barbagia promosso dall’Aspen – azienda speciale della Camera di Commercio di Nuoro, ha richiamato ancora una volta migliaia di persone che, per l’intero fine settimana, hanno pacificamente invaso le strade e il centro storico del paese in una atmosfera di festosa allegria.
Cultura, identità, ospitalità della comunità gavoese, sono questi i valori che la manifestazione ha voluto proporre ai visitatori, e che ne hanno garantito il successo.
Le strutture ricettive, i ristoranti e gli oltre 20 punti ristoro inclusi nel circuito Gavoesu, hanno lavorato a pieno ritmo offrendo menù legati alle tipicità locali declinate con fantasia e innovazione: patate, fiore sardo, salumi e pasta fresca hanno deliziato il palato dei soddisfatti visitatori. Tutti gli appuntamenti in programma sono stati frequentatissimi e in alcuni lo spazio non è stato sufficiente a contenere il numero dei visitatori. Tra sabato e domenica tantissime sono state le persone che hanno scelto di prenotare le visite al borgo e sul territorio curate dall’U.T.E., dalla Prociv, dalla stazione locale del Corpo Forestale, dal Bikin‘Gavoi e dal Centro Equestre Loai, e oltre cento hanno preso parte alle camminate archeo-natura sull’altopiano di Lidana.
Le mostre in programma hanno attirato un folto pubblico. Si segnalano gli oltre 1000 ingressi alla Casa Porcu-Satta, sede delle esposizioni sul costume e sui gioielli della tradizione gavoese e della collezione personale curata da Antonio Francesco Costeri in collaborazione con l’ISRE; altrettanti ingressi si sono registrati a Sa Caserma Betza per la mostra fotografica Di Madre in Madre. Matriarcato e Matrilinearità in Sardegna di Anna Marceddu. Molto interesse ha destato poi la mostra sulla Biodiversità del territorio e l’esposizione privata Civiltà d’Altipiano dedicata alla quotidianità della vita agropastorale.
Le dimostrazioni artigianali legate alla tradizione identitaria sono state replicate durante le giornate per permettere ai numerosissimi curiosi, grandi e piccoli, di assistere alla lavorazione dei pani tradizionali e del formaggio Fiore Sardo.
I percorsi riservati al gusto sono stati molto apprezzati, in particolare, con 1200 carnet acquistati, – la degustazione in Sas Cortes del Fiore Sardo e l’assaggio delle tipicità gavoesi, insieme ai vini delle cantine, Vike Vike, Quartomoro di Sardegna, Tenute Gregu e Vigne Bentesali, – si conferma anche quest’anno come l’attività più seguita così come è stato apprezzato, all’interno de Sas Cortes, lo spazio dedicato alle letture curato da L’Isola delle Storie con l’attrice Valentina Loche.
Ancora, tre sono stati i laboratori di educazione al gusto tenuti dagli esperti dell’agenzia Reginale LAORE rivolti alle classi dell’Istituto Comprensivo di Gavoi. Il percorso sensoriale guidato della degustazione del miele, del formaggio e del pane ha ricevuto molto attenzione tra i 60 alunni coinvolti nell’iniziativa. Nelle giornate di sabato e domenica il laboratorio del gusto è stato invece riservato agli adulti, i 50 partecipanti hanno potuto scoprire un percorso sensoriale guidato attraverso una selezione dei formaggi di montagna e i vini dei vitigni autoctoni di Sardegna. La promozione del territorio e l’implementazione di un turismo legato alla ruralità e alle tipicità della montagna sono stati alcuni dei temi toccati nel seminario che sabato mattina ha organizzato Laore “Sfide e opportunità, incontro informativo sul programma di Sviluppo Rurale” che ha coinvolto numerosi cittadini, imprenditori agricoli ma anche amministratori locali dei paesi vicini.
Tra le attività proposte ai più piccoli hanno riscosso grande successo il laboratorio di archeologia e il laboratorio ludico Manine in pasta. Quest’ultimo, organizzato dal pastificio S’Orrodanza, ha intrattenuto tanti bambini, ma soprattutto ha incuriosito decine di mamme che insieme ai loro figli hanno giocato a lavorare la pasta fresca.
Sono state seguite con particolare entusiasmo le esibizioni del gruppo Folk Proloco e delle corali Eufonia e Gusana, con i gruppi ospiti Padentes e su Sòtziu Tenores de Sardigna con l’esibizione dei Cuncordu Ospitone di Ollolai e Cussertu Cùcuru ‘e Luna di Torpè. Sabato pomeriggio immancabile e molto attesa è stata l’esibizione itinerante de Sos Tumbarinos, il loro passaggio ha creato un allegro trambusto generale che ha coinvolto centinaia di persone.
Domenica, infine, è stato assegnato il Premio Pionieri del Turismo agli storici gestori dell’Hotel Gusana, i fratelli Ladu che quando ancora una prospettiva turistica del territorio non era preventivabile hanno scommesso sull’ambiente, sul panorama del Lago, sulla gastronomia della Barbagia e oggi ancora proseguono e l’attività, affiancati dai figli trasmettendo un immagine di professionalità e ospitalità calorosa.
“Un evento di questa portata, con questi numeri che ci lusingano – afferma il sindaco Giovanni Cugusi – è stato possibile grazie a tutte le associazioni del paese e ai volontari che si sono fatti carico di gestire gli eventi di contorno, alla professionalità della Cooperativa Jannas che ha curato coordinamento, comunicazione e promozione dell’evento. Un impegno importante anche quello degli operatori commerciali, della ristorazione e di tutti coloro che hanno gestito decine di punti ristoro reinterpretando con fantasia la tradizione culinaria Barbaricina. Siamo soddisfatti per questa 23^ edizione e per una formula che si rinnova e si migliora costantemente. È doveroso ringraziare, a nome dell’Amministrazione, della Pro Loco e del Centro Commerciale Naturale, coloro che sono venuti a visitare il nostro borgo per la prima volta, visitatori sardi, italiani e i numerosi stranieri e coloro che, affezionati, ci hanno premiato tornando ad usufruire della nostra ospitalità. Tutte le strutture ricettive gavoesi – conclude Giovanni Cugusi – avevano da tempo esaurito le disponibilità e i turisti hanno pernottato anche nei paesi del circondario, a dimostrazione della portata territoriale di questi eventi”.
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