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Puntare a far prevalere i vantaggi per i cittadini tra le brame speculative sulle energie rinnovabili.
La posta in palio è grossa, anche perché ne va di mezzo una fetta della serenità pubblica. Com’è stato detto nell’incontro dei sindaci riunito lunedì scorso dal prefetto Giancarlo Dionisi, dopo l’attentato al municipio di Ottana. Territorio che ospita già impianti di rinnovabili. Gli amministratori locali tra i più esposti alle logiche speculative. Ne è convinto Salvatore Lai, sindaco di Gavoi, al centro di un’area dove a breve tornerà in ballo l’affidamento del sistema idroelettrico del Taloro.
Quella legata alle rinnovabili ricorda Lai è un’attività che può determinare conflitti nel le popolazioni. Tanto che il primo cittadino di Gavoi lo pone tra i primi argomenti di cui si dovrà occupare la nuova governatrice della Regione, Alessandra Todde: Va aperto un tavolo con Regione ed enti locali è la richiesta di Lai in cui si stabilisca, in particolare per i parchi eolici e fotovoltaici, dove e in che modo potranno essere realizzati.
Il tutto tenendo conto continua del valore ambientale dei territori, di cui è necessario salvaguardarne le caratteristiche di fondo. I progetti sull’eolico proprio negli ultimi mesi hanno messo in allarme le comunità tra il Nuorese e la Barbagia. Sono depositati in alcuni municipi (Orgosolo, Oliena, Nuoro e Orani) due distinte richieste per elevare una ventina di aerogeneratori, da 200 metri di altezza. Sarebbero addirittura solo i primi di un piano che ne prevede 167.
«Va evitato che il settore entri nel vortice della speculazione dice Lai e il territorio sia vittima di un’aggressione selvaggia, che ne cambi i connotati», «Chiedere delle regole – spiega non significa essere contro le energie rinnovabili. Piuttosto ogni discorso e ogni pianificazione deve partire dall’assunto che vento, acqua e sole sono beni collettivi, di cui le stesse comunità devono avere i benefici del loro sfruttamento. A iniziare da uno sgravio dei costi dell’energia per cittadini e imprese. Una questione sollevata non da oggi di fronte a società che nell’isola hanno sfruttato terra e acqua, hanno inquinato senza indennizzare le comunità, se si esclude il vantaggio di qualche decina di buste paga: L’assurdo dice Lai è che siamo grandi produttori di energia, ma senza averne degli utili. La programmazione con la Regione servirà a evitare la speculazione, con effetti anche sulla serenità dei comuni», Proprio Gavoi, con i centri della contrada barbaricina, ha l’esigenza che il nuovo corso sia applicato al sistema idroelettrico del Taloro.
Le convenzioni con l’Enel sono in scadenza: «Sul momento finale di esse dice Lai è in atto una disputa tra l’azienda elettrica e la Regione. La prima parla del 2029 mentre la Regione le ha già dichiarate scadute da anni. In ogni caso il rinnovo dovrà passare dal confronto tra la stessa Regione, il consorzio imbrifero montano e la società di gestione, che potrà essere ancora l’Enel. Ciò che conta è il fatto di un accordo finalmente vantaggiosa per le comunità del territorio. E se la gara pubblica è lo strumento indicato dall’Ue per l’assegnazione, il primo cittadino di Gavoi ricorda: «Nel governo italiano e nelle stesse forze politiche si mette in guardia sul fatto che, proprio per ché si tratta di una grossa impresa economica, su di essa si concentrano le brame di chi non ha altro interesse se non quello di specularci sopra.
Segnalato da GavoiFutura